L’asilo nido è un ambiente che mi sta particolarmente a cuore, perché la società odierna e il mondo lavorativo non sostengono i genitori, non permettendo loro agevolanti permessi di maternità/ paternità, per cui molte famiglie sono costrette a lasciare anche bambini molto piccoli in un asilo nido. In questo caso è fondamentale un supporto psicologico e un sostegno per elaborare difficoltà emotive e/o relazionali per i genitori e anche per favorire la creazione di una buona alleanza e di un buon rapporto di fiducia tra genitori ed educatori.
E’ molto importante che lo staff di asilo e scuola materna abbia il supporto periodico di un esperto esterno, per avere un momento di condivisione e di confronto, in modo da poter tenere sotto controllo dinamiche personali ed interpersonali.

Un supervisore/formatore aggiorna lo staff su ricerche scientifiche, dirige e controlla il gruppo, ne cura le dinamiche interne e sostiene il rapporto tra l’educatore ed uno specifico bambino, che ha bisogno di attenzione particolare. Lavorare con tanti bambini piccoli è molto difficile e a questa età è pericoloso che si corra il rischio di non rispettare la loro specifica individualità, trattandoli come un unico corpus. Nei suoi primi 3 anni di vita, ogni bambino costruisce la sua identità, pone le fondamenta della sua persona, per cui questo suo lasso di tempo deve essere trattato con particolare delicatezza ed attenzione.

A tal riguardo c’è veramente poca informazione e molti luoghi comuni che sarebbe bene scardinare.
Aiutare educatori/trici a fare i conti con certe emozioni, che inevitabilmente emergono lavorando con i bambini e fare in modo che riescano anche ad aumentare la coesione e collaborazione tra loro, porterà l’équipe a migliorare anche l’ ambiente lavorativo e ad instaurare con i genitori un clima di fiducia e trasparenza, creando un ambiente emotivamente più sereno per tutti.